lunedì 25 maggio 2009

"Sono nato Comunista e Comunista morirò” - dal blog di Massimo del Mese

EBOLI - Ambiente, lavoro, turismo, sviluppo e valorizzazione del territorio. Sono questi i temi portanti che hanno animato il comizio tenuto stamattina in piazza della Repubblica dal candidato al parlamento europeo per Sinistra e Libertà, Gerardo Rosania. Con lui, anche il candidato al Consiglio Provinciale, Fausto Manna. Rosania ha esordito esprimendosi su due vertenze locali che in questi giorni tornano alla ribalta: la Pezzullo di Eboli e l’Alcatel di Battipaglia.
“La nostra massima solidarietà va ai lavoratori della Pezzullo, da sempre grande risorsa per la città di Eboli e a quelli dell’Alcatel di Battipaglia, che in questi giorni vivono una situazione drammatica, relativamente al loro futuro occupazionale. Noi condanniamo le scelte scellerate della dirigenza di queste aziende, che mirano alla chiusura degli stabilimenti, piuttosto che alla valorizzazione delle professionalità e delle competenze interne”.

Parlamento Europeo Bruxelles
Il Consigliere Regionale ha proseguito, soffermandosi su temi di interesse nazionale, a partire dalla crisi economica: “Il contesto nazionale in cui ci muoviamo è molto difficile. La crisi economica che attanaglia le famiglie italiane non è un fatto “psicologico” come chi governa la nazione vuole far credere, è un fatto drammatico e concreto, alla quale bisogna trovare una soluzione, con provvedimenti adeguati, concreti e credibili”.
E ancora - “Il Governo si dimostra inadeguato, per certi aspetti, a gestire gli scenari futuri della nostra economica; consapevole, per altri, quando non vuole intervenire, come nel caso della Fiat” -.
Rosania ritiene che Silvio Berlusconi, al contrario di Barak Obama e della Germania, di Angela Merkel che difendono i posti di lavoro della propria nazione, resta immobile e non prende posizione di fronte alla prospettiva della chiusura degli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese. “Non si parla più del Mezzogiorno. Il Sud è fuori da ogni progettualità seria di questo Governo, è stato cancellato da ogni agenda politica” -.
In relazione alla questione provinciale, Rosania ha affermato - “Saremo degli alleati leali e sinceri, ma non per questo avremo scrupolo di esplicitare critiche e perplessità, qualora se ne dovessero presentare”. Gerardo Rosania infine, soffermandosi sulla situazione ebolitana ha tuonato - “Questa amministrazione è stata un fallimento. E’ in piena caduta libera. In questi quattro anni Eboli ha fatto solo passi indietro, e su tutti i fronti”. Poi proiettandosi già nel prossimo anno, quando ci saranno le elezioni amministrative ha preannunciato - “noi ci saremo e saremo alternativi all’attuale maggioranza. Senza sé e senza ma”-.
L’ex sindaco di Eboli ha concluso con un appello al voto a sinistra, in Europa e in Provincia: “io sono nato comunista e comunista morirò, ma la sinistra ha bisogno di apertura e di unione, per la costituzione di un grande progetto. Per questo è necessario lavorare, insieme, per dare vita ad una nuova stagione della sinistra. Una stagione di partecipazione attiva, di cambiamento, di alternativa” -.
E’ inutile dire che Gerardo Rosania mentre tenta la scalata europea, pensa fortemente alla riconquista del Comune di Eboli. Lo fa con toni pacati rivolgendosi ai suoi alleati del Centro-sinistra - “la sinistra ha bisogno di apertura e di unione -, ben sapendo che l’attuale Amministrazione Comunale guidata da Martino Melchionda, non ha più nessun appoggio da quei partiti che lo hanno eletto e non ha nessun appoggio dagli ebolitani, e ben presto non avra nemmeno più l’appoggio degli uomini di Carmelo Conte e di Massimo Cariello che già “studiano” da Sindaco, e già lavorano su ipotesi alternative.

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