mercoledì 30 aprile 2008

Interrogazione all'assessore Cozzolino su fondi e iniziative sulla mozzarella di bufala


Interrogazione urgente a risposta scritta
Ai sensi dell’art. 75 e 76
Del regolamento di Consiglio Regionale



All’Assessore alle attività produttive e agricoltura
dott. Andrea Cozzolino
SEDE

Premesso

che le analisi condotte sul latte di bufala finalizzato alla produzione di mozzarella di bufala campana, hanno confermato che, salvo una piccola percentuale concentrata nell’area del casertano, la nostra produzione è esente da presenza di diossina;

che i nostri produttori, sia allevatori sia trasformatori, hanno subito danni enormi, causati dal blocco della produzione per il periodo occorso per avere i risultati delle analisi;

che le associazioni di categoria hanno quantificato in circa 100 milioni di euro il danno accusato dall’intero comparto;

che oltre al problema del danno subito dalla filiera bufalina, ora si pone con forza la necessità di una strategia di rilancio del marchio DOP per recuperare quote di mercato perse durante questa fase di crisi;

che anche realtà territoriali si sono attivati per mettere in campo iniziative tese a recuperare l’immagine del prodotto leader del nostro settore agro – alimentare, come il progetto “La Grande Bufala” che coinvolge l’intero territorio della Regione interessato dalla produzione dall’Aversano alla Piana del Sele, ma che incomprensibilmente ostacoli burocratici sembrano vanificare questi sforzi;

si interroga

per sapere in che modo codesto assessorato intende intervenire per fronteggiare il grave danno che il comparto bufalino ha subito a seguito della crisi da diossina;

per sapere se intende, codesto assessorato, rifinanziare la L.R. 3/2006 tesa a fronteggiare situazioni di crisi di tali portata;

per sapere quali atti codesto assessorato intende porre in essere per rilanciare il marchio della mozzarella di bufala campana, così duramente colpito nella sua immagine;

per sapere se codesto assessorato intende muoversi in sinergia con i territori per porre in essere una strategia di rilancio del marchio della mozzarella di bufala campana, e perché progetti che hanno coinvolto province, comuni e associazioni di categoria, come la “Grande Bufala”, non vengono tenute in considerazione.


Il Consigliere Regionale
Gerardo Rosania

martedì 29 aprile 2008

Solidarietà al lavoratore ferito della Pezzullo


Esprimiamo la nostra solidarietà al lavoratore della Pezzullo, Luca Corrado, rimasto ferito mentre presidiava la fabbrica nella quale ha speso una vita e che oggi è interessata, per scelta padronale, ad un processo di smobilitazione estremamente pericoloso.

E’ il momento dell’unità, dei lavoratori e della città di Eboli.

Bisogna mantenere la calma ed evitare provocazioni ed atti inconsulti.

Lo diciamo anche ai lavoratori della Pezzullo che pensano di risolvere il problema individualmente convinti di essere nelle grazie del padrone e che la lotta non li riguardi.

Attenzione a non diventare strumento oggi per rompere l’unità dei lavoratori e indebolire la lotta, e domani a divenire vittime di nuovi processi di messa in mobilità.

Difendiamo la fabbrica Pezzullo.

Gerardo Rosania
Carmine Caprarella

giovedì 24 aprile 2008

Il Sindaco di Eboli non sceglie! Quindi sceglie Coda di Volpe!

Il re è nudo! Le dichiarazioni del Sindaco Melchionda riportate dalla stampa del 24 aprile, e non smentite, confermano, purtroppo, ciò che sostengo da settimane: il Sindaco, a fronte di una maggioranza lacerata e senza un disegno organico del territorio, non ha inteso “dare alternative” a Coda di Volpe.
Quindi, al di là della “brillante” idea di spostare le eco balle sul territorio di Battipaglia, senza neanche concordarlo con il Sindaco di quella città, cosa che ha comportato la caduta di credibilità presso il Commissariato ed una “precipitosa ritirata” a fronte delle proteste di Battipaglia, nessuna proposta alternativa credibile è stata avanzata.
Alla fine, pertanto, ha scelto il “commissariato” sancendo la devastazione del nostro territorio e infliggendo un colpo mortale alla nostra economia agricola.
Sbaglia il Presidente della Commissione Ambiente Regionale, quando assume “iniziative personali”.
Ma tale iniziativa viene presa a fronte di un evidente immobilismo dell’Amministrazione Comunale di Eboli.
Il non scegliere è una tecnica politica, proprio della peggiore politica tesa al “galleggiamento” piuttosto che affrontare i problemi, che non sempre paga.
Nel caso specifico la non scelta di Melchionda ha significato la condanna di Coda di Volpe.
Se poi ci ritroveremo qualcosa anche nella cava Maiorano, comunque sotto “osservazione” del Commissariato, il quadro è completo.

Crisi Pezzullo


La chiusura assunta dalla proprietà della “Pezzullo”, nella trattativa sindacale sui licenziamenti, mette a rischio l’ultima storica realtà produttiva di Eboli e della Piana del Sele.
Rimangono tutti i dubbi sul futuro del Pastificio e del Mulino, visto che non sembra delinearsi alcun piano di sviluppo per il futuro dell’azienda, così come rimane la grande incognita del che fine ha fatto il mangimificio.
Forse bisognerebbe ricordare che quelle strutture, mangimificio, mulino e pastificio, che oggi sorgono nell’area industriale di Eboli, sono state realizzate con un abbondante uso di denaro pubblico (legge 219/81), finalizzate a produrre ricchezza e occupazione per l’intera area e non operazioni finanziarie.
L’appello, ora, è alla città di Eboli tutta, perché i lavoratori della Pezzullo non rimangono da soli in questa difficile battaglia.
Io credo che fra desertificazione dell’apparato industriale, individuazione di siti legati all’emergenza rifiuti con le scelte deliranti del commissariato, e crisi della nostra economia agricola colpita nei suoi prodotti di punta: mozzarella di bufala e ortofrutta, siamo di fronte ad un vero attacco ad una delle aree con maggiori potenzialità della Regione Campania: la Piana del Sele.La mia proposta, rivolta alle istituzioni locali, alle forze politiche, ai sindacati, alle associazioni commerciali, agli studenti, ai singoli cittadini è quella di andare da qui ad 8 giorni ad una serrata della città di Eboli, per porre con forza il problema della prospettiva di sviluppo, e per fare in modo che Eboli recuperi un ruolo da protagonista e chiami l’intera Piana del Sele ad una vertenza di area.

Assemblea autoconvocata della Sinistra della Piana del Sele

La disfatta elettorale della Sinistra Arcobaleno del 13 e 14 aprile, richiede alle forze che l'anno sostenuta una riflessione approfondita sullo sradicamento sociale intervenuto, sulla forma partito costruita in questi anni, sui gruppi dirigenti della sinistra stessa.Sulla base di queste analisi definire il “che fare” per rimettere in campo una sinistra unita, radicata, di massa, con valori e progetti aggiornati e credibili.Per fare questo non ci sembra utile la strada intrapresa dai gruppi dirigenti nazionali, ripiegati in logiche autoreferenziali e di regolamenti di conti.Bisogna partire dalla base, dai territori, dove molto spesso le forze della sinistra sono al governo e pienamente impegnate nella definizione di progetti di sviluppo di quelle aree.Bisogna mettere in campo una grande strategia di partecipazione e di ascolto.Incominciamo dalla Piana del Sele, dove la Sinistra in questa provincia ha sempre scritto pagine di enorme valore.Invitiamo tutti gli iscritti, i simpatizzanti, gli elettori della sinistra, quelli che non ci hanno votato, le associazioni, le organizzazioni sindacali, gli intellettuali, i lavoratori, i singoli cittadini che hanno a cuore la democrazia a partecipare e a prendere la parola alla ASSEMBLEA AUTOCONVOCATA DELLA PIANA DEL SELE DI TUTTA LA SINISTRA CHE SI TERRA’ DOMENICA ALLE ORE 17.30 A EBOLI NEL TEATRINO DELLA SCUOLA ELEMENTARE SALITA RIPA
La Sinistra Unita

lunedì 21 aprile 2008

Comunicato stampa su Coda di Volpe


La Piana del Sele “ringrazia” il Commissario rifiuti
Mentre le analisi sul latte di bufala, della Provincia di Salerno, danno ragione a chi diceva che le mozzarelle prodotte nella piana del Sele sono esenti da contaminazioni, per cui ora si ragiona sul come rilanciare il marchio D.O.P., ma anche sul come recuperare l’intero comparto agro – alimentare della Piana, ultima grande zona agricola della Regione, i cui prodotti orticoli sempre più trovano difficoltà su mercati nazionali ed esteri, arriva il Commissariato dei Rifiuti e ci affossa definitivamente.
La decisione di portare le eco – balle a Coda di Volpe, in un depuratore predisposto per l’intera Piana, è il frutto di incompetenza, approssimazione e non conoscenza del territorio.
Qualche generale, in tuta mimetica, che per ora ha ottenuto un solo risultato: portare i rifiuti in Germania, senza aprire un solo sito alternativo alla discarica di Serre, unica aperta in Regione Campania e, lo ripeterò sempre, aperta solo grazie allo spirito solidale dei cittadini di Serre; decide di decretare la morte dell’economia agricola della Piana del Sele e della Provincia di Salerno.
Probabilmente il generale in questione non sa neanche dove sia la Piana del Sele, non ne conosce neanche l’attività economica ma, per lui, fa lo stesso.
A questo risultato hanno certamente contribuito l’ambiguità di enti che hanno messo a disposizione quell’area, salvo poi cercare di smarcarsi.
L’incapacità di scelta di una Amministrazione Comunale lacerata da contraddizioni interne ed assurdamente non i grado di offrire siti alternativi una volta ottenuto, circa due mesi fa in commissione ambiente della regione, una pausa di riflessione.
Il risultato è che ora ci ritroveremo i rifiuti nella cava Maiorano, a ridosso del paese, non avendo avuto la forza di trattare sulla inertizzazione delle balle per ricavarne terriccio per ricomposizioni ambientali.
La assoluta passività della città, che ormai ha perso i suoi rapporti con la Piana ed acquisito la mentalità che Eboli finisce a San Giovanni, per cui Coda di Volpe, non si sa neanche dove sia.
La assoluta incapacità dei Sindaci della Piana di ragionare come area, piuttosto che come “campanile”
Del resto questo era già emerso nella vicenda di Serre ed in quella stessa della Mozzarella
Alla Piana non resta che ringraziare.

Gerardo Rosania