martedì 30 settembre 2008

Le esternazioni dell'Assessore alla Sanità

Apprendo dalla Stampa che l’Assessore Regionale alla Sanità ha esternato la sua ricetta per il rientro dalla situazione deficitaria della sanità regionale.
Si chiuderanno reparti. Si accorperanno ospedali (innanzitutto quelli di Eboli e Battipaglia).
In altri termini si “userà la scure” e non c’è spazio per nessuna contestazione. Condivido.
Però , poi, sempre dalla stampa e dalle stesse parole dell’Assessore, emergono ulteriori elementi:
- il Piano Ospedaliero , a 2 anni dal suo varo non ha trovato ancora applicazione;
- la ASL SA/2 di cui fanno parte gli ospedali di Eboli e Battipaglia fa parte di un drappello di 14 fra Asl e aziende ospedaliere che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati di rientro debitorio.

Mi domando e domando all’Assessore dall’”esternazione facile”:

- Come mai si parla di accorpamento ospedaliero solo per Eboli e Battipaglia? Vuole forse dirci l’Assessore che quelli sono gli unici ospedali in Regione Campania “vicini pochi chilometri”;
- non è meglio differenziare l’offerta sanitaria di quei presidi, come da tempo predicando nel deserto, provo a dire: uno sull’emergenza e l’altro sulla specialistica di eccellenza, in attesa del presidio unico della Piana del Sele?
- Dove sono i fondi per costruire la struttura unica fra Eboli e Battipaglia, di cui si parla da circa 3 anni? Come mai solo adesso l’Assessore ci dice che ci sono i fondi ?
- Quali sono i tempi per realizzare il presidio unico? E nel frattempo la risposta sanitaria in un bacino di 200.000 utenti da chi verrà garantita?
- Come mai solo per la ASL SA/2 si parla di accorpamento ospedaliero? Quali sono le strategie per le altre 14 ASL o aziende ospedaliere che sono sull’orlo del disastro finanziario?
- Se questo è il risultato cui i manager di quelle 14 aziende sono pervenuti dopo anni di presenza, per loro cosa è previsto da parte dell’Assessore: una premialità od un foglio di via?
Visto che nel frattempo non si è trovato il modo di dare applicazione al Piano Ospedaliero approvato con legge dal Consiglio Regionale, io mi permetterei, quindi, di suggerire all’Assessore Regionale, piuttosto che farci apprendere dalla stampa delle sue “esternazioni”, di venire in Consiglio Regionale a presentare, ASL per ASL, il proprio piano di rientro dalla situazione deficitaria della sanità campana. Forse in questo modo riuscirebbe ad evitare di creare tensione su proposte e progetti che , a me sembra, corrono il rischio di restare sulla carta

Gerardo Rosania

giovedì 25 settembre 2008

Un Consiglio regionale sulla filiera Bufalina

In data odierna è stata presentata una richiesta alla Presidente Lonardo, da parte di tutti i Consiglieri Regionali della Provincia di Salerno,( Arena, Brusco, Carpinelli,Gagliano,Manzi, Marrazzo, Mucciolo, Pica, Racinaro, Ragosta, Rosania, Valiante,) affinché venga posto all’ordine del giorno del Consiglio Regionale della Campania un dibattito sulle condizioni attuali della filiera bufalina in Regione e per definire una strategia d’intervento da parte della Giunta Regionale.
La richiesta è stata avanzata da rappresentanti di tutte le forze politiche in seguito alla seduta, tenutasi a Salerno il 22 ottobre scorso, della Commissione Consiliare Permanente “Agricoltura” del C.R.C. della Campania dove sono stati presenti operatori e rappresentanti dell’intera filiera bufalina salernitana. Questi operatori hanno lanciato un forte allarme sulla crisi del settore e in particolare hanno sottolineato che :

- non sono stati rimborsati gli allevatori per il fermo dovuto al controllo diossina;
- non sono stati indennizzati gli allevatori per la flessione produttiva seguito dell’allarme diossina;
- non si è ancora definito un percorso per lo smaltimento dei milioni di quintali di latte stoccato nelle celle frigorifiche, per consentire il rilancio della produzione;
- non si evidenzia, ancora una strategia di rilancio e di promozione del prodotto bufalino.
A queste sollecitazioni i Consiglieri Regionali hanno risposto immediatamente con la richiesta di un Consiglio regionale che trattasse l’argomento che ritengono investa un settore strategico per economia agro-alimentare regionale.
Sicuramente l’argomento sarà discusso quanto prima anche per dare risposte ad un settore investito da una preoccupante crisi.

martedì 23 settembre 2008

Una Nuova Politica Sanitaria per la Piana del Sele

Periodicamente ritorna l’allarme ospedale: chiusura, riduzione dei posti letto, accorpamento di reparti ecc....
Nulla viene però assunto per evitare, concretamente, che questi rischi diventino concreti o che si vada a svuotare il ruolo dell’ospedale e, cosa che ci preoccupa davvero, a ridurre la qualità della risposta sanitaria ad Eboli e nella Piana del Sele.
Il Partito della Rifondazione Comunista ritiene che bisogna partire dalla difesa della qualità della risposta sanitaria e mettere in campo scelte politiche e strategiche per migliorare quella qualità.
Non ci servono battaglie di campanile, invece occorre la grande capacità della politica e delle istituzioni di ragionare come area vasta.
Non servono scelte di carattere ragionieristiche da parte della direzione del’ASL SA/2, fatte di tagli indiscriminati al servizio, di accorpamenti di reparti, di non assunzione di personale, di riduzione di posti letto.
Sono risposte contingenti, che non risolvono il problema e determinano solo tensioni.
Si tratta, nell’immediato, come recita il comunicato del Sindacato, di tagliare o razionalizzare rivoli di spesa non sempre necessari: incarichi, consulenze, ecc…; di aumentare i controlli sulla spesa, a partire dalla miriade di strutture private convenzionate che assorbono tanta parte del bilancio dell’ASL SA/2, di impegnarsi per la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni che aumentano l’esodo verso le strutture private.
Ma si tratta di mettere da subito in campo una progettualità di grande respiro, che a nostro avviso deve poggiare su tre punti fermi:
1. miglioramento della sanità “territoriale”, per evitare che l’unica risposta sanitaria sia individuata in quella ospedaliera;
2. accorpamento in unica struttura sanitaria, dei presidi ospedalieri di Eboli e Battipaglia in quello che, con valenza di Azienda Ospedaliera, dovrebbero essere gli ospedali riuniti della Piana del Sele;
3. riequilibrio del rapporto fra pubblico e privato in alcuni settori fortemente sbilanciato a favore del privato. In coerenza col Piano Ospedaliero Regionale.
Per porre con forza queste questioni, riteniamo che sia indispensabile che il Comune di Eboli ed il Comune di Battipaglia si facciano promotori di una “Conferenza Sanitaria della Piana del Sele”.
Con la presenza dell’Assessore Regionale, della Provincia, dei Comuni interessati, della dirigenza ASL e dei presidi ospedalieri e delle forze politiche e sociali.

Il Partito della Rifondazione Comunista
Sez. “M.Garuglieri” - Eboli

martedì 16 settembre 2008

Approvato il Piano Territoriale Regionale

Il Consiglio Regionale della Campania, in occasione del voto di approvazione del Piano Territoriale Regionale che rappresenta uno degli atti più qualificanti dell’intera legislatura, ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno, primi firmatari Gerardo Rosania, Franco Brusco, Donato Pica, che è parte integrante del P.T.R. e che individua quale indirizzo per i piani settoriali regionali alcuni interventi strategici per la provincia di Salerno fa cui:

completamento della viabilità di comunicazione fra il Cilento ed il Vallo di Diano (Vallo della Lucania, Atena Lucana)

ripristino della rete ferroviaria Sicignano – Lagonegro

interventi di viabilità a mezza costa nel golfo di Policastro

completamento viabilità fondo Valle – Calore

viabilità perpendicolare e di penetrazione fra l’Autostrada SA/RC e ss.18 e la costa

portualità turistica diffusa da Pontecagnano a Sapri

recupero centri antichi minori

interventi di contrasto all’erosione costiera

potenziamento infrastrutture destinate all’agro – alimentare

potenziamento interporto

completamento condotte duali

messa in sicurezza e potenziamento viabilità costiera Amalfitana

infrastrutture e servizi strategici Agro – Nocerino

collegamento viario Salerno – Aeroporto Pontecagnano

recupero corsi fluviali a fini turistici

metropolitana leggera di superficie aeroporto – Paestum lungo strada provinciale “litoranea”

parcheggi interscambio porte Città di Salerno

sistemi turistici locali

sistemazione lungomare Salerno

Rifondazione soddisfatta per l'approvazione del P.T.R.

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime grande soddisfazione per la approvazione da parte del Consiglio Regionale della Campania, nella seduta del 16.09.2008, del Piano Territoriale Regionale alla cui stesura ha dato un notevole contributo.
Riteniamo che questo sia uno degli atti più qualificanti dell’intera legislatura regionale.
Sono definiti, finalmente, gli indirizzi e le finalità del governo territoriale in Regione Campania ponendo fine alla “frantumazione programmatoria” che ha caratterizzato la regione in questi decenni, per cui ogni area territoriale, ogni provincia, programmava senza tener conto di ciò che avveniva nel territorio adiacente.
Ci sembra particolarmente rilevante l’attenzione verso le questioni ambientali di salvaguardia del suolo, e lo sviluppo sostenibile, il recupero dei centri antichi ed il riequilibrio territoriale, che emergono dal piano territoriale regionale.
Ora si tratta di far si che questi indirizzi diventino patrimonio comune degli enti territoriali e delle loro strutture tecniche, per evitare che questi indirizzi rimangano sulla carta, ma trovino concreta applicazione nel “governo del territorio” a partire dai livelli locali.
Riteniamo inoltre come già hanno fatto l’Assessore al ramo ed il Presidente della commissione competente, di rivolgere un ringraziamento alla struttura tecnica dell’assessorato e della commissione consiliare che hanno posto tutto il consiglio in condizione di appropriarsi di una materia a volte arida e di arrivare ad un voto di grande rilievo.

Il gruppo regionale del
Partito della Rifondazione Comunista