Che il sindaco della città risponda ad accuse politiche, mosse da una forza politica di opposizione durante un comizio in piazza, con un querela piuttosto che con prese di posizione, e con atti politici, ritengo, sia sintomo di un processo involutivo mai raggiunto dalla politica ad Eboli neanche nei bui anni ottanta!
Gravissimo che alfiere, fautore di questo processo sia il Sindaco della città che ancora una volta, dopo i “camaleontismi” della prima ora ed i pasticci burocratici - amministrativi, contribuisce ad azzerare il confronto politico in città e dà l’idea del deragliamento culturale di questa maggioranza.
Sono gli argomenti politici, i programmi, la capacità di interloquire con i cittadini, con le associazioni, con le forze politiche tutte, che debbano far da linea guida ad una amministrazione.
L’imbarbarimento e altra cosa.
Si faccia chiarezza in termini politici sui convenzionati, sulle varianti al PRG, sui progetti di finanza in variante, sugli abusivi sulla costa, sull’area PIP, sul mercato di San Nicola Varco, sull’istituto orientale, sul disegno della città, sulla Multiservizi, sulle opere pubbliche.
In altri termini si dica qual è la proposta politico – programmatica.
La querela ha un altro contenuto: intimidire il dissenso! Zittire la critica!
Pensavo che questa prassi culturale, come quella di cercare di imbavagliare gli organi di informazione, fosse stata rimossa dalla pratica locale. Evidentemente mi sbagliavo!!
E di risposte politiche che il paese ha bisogno.
Tanto per cominciare: l’UDEUR è dentro o fuori dalla maggioranza ebolitana, dopo aver sancito la caduta di Prodi e la fine dell’Unione, e dopo essersi collocato fuori dal centro – sinistra?
Chiederlo mi espone al pericolo di querela? Correrò il rischio!
Alla Sinistra ebolitana, ancora una volta, l’invito a meditare sul processo in atto nella città e di cui ci si sta rendendo, più o meno inconsapevolmente, complici!
Gerardo Rosania
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