mercoledì 22 aprile 2009

Noi stalinisti! Loro fallimentari!

Il Sindaco di Eboli in una nuova, sempre più a ruota libera, esternazione, ha pensato di poter etichettare le amministrazioni (e quindi gli uomini che ne facevano parte, alcuni dei quali sono in giunta con lui!) da me guidate come “Staliniste”.
Le parole, le etichette non mi hanno mai spaventato!
Se essere “Stalinista” vuol dire, i nove anni, aver realizzato oltre 200 opere pubbliche; completato e assegnato oltre 250 case popolari; ripristinato la legalità in interi pezzi del territorio comunale; portato il Comune fuori dal dissesto finanziario ed averlo consegnato a chi è venuto dopo di noi con una situazione di bilancio sana; aver posto Eboli al centro di percorsi culturali di valenza nazionale; avere “inventato” le politiche sociali ; dell’accoglienza e della pace in questa città; aver rimesso in piedi il Centro Antico; aver realizzato la metanizzazione in tutto il territorio urbano; aver risolto contenziosi miliardari a partire dagli impianti sportivi oggi operanti; aver dotato la città di un nuovo strumento urbanistico; di un nuovo piano del traffico; di un area PIP interamente urbanizzata; aver utilizzati fino all’ultimo centesimo i fondi per la ricostruzione, i fondi europei e quelli derivanti dall’ingresso del parco dei Picentini; se tutto questo vuol dire “Stalinisti”, allora io sono “Stalinista”!
Spero che su questo si ritrovino tutti gli uomini e le donne che hanno lavorato, in consiglio comunale ed in giunta, con me in quei nove anni.
Fuori metafora mi limito a constatare me di essere stalinista non conosce la storia mia personale (cosa per altro non obbligatoria!) ma, purtroppo, non conosce neanche la storia della Sinistra Comunista della città di Eboli.
Se così non fosse, saprebbe le battaglie condotte da intere generazioni di comunisti di questa città contro le “venature” staliniste che pure innervavano il PCI Ebolitano.
Di quel confronto culturale, anche aspro, nel mio piccolo ho cercato di essere attore sia quando dirigevo il movimento studentesco, sia quando dirigevo i giovani comunisti che quando ho avuto l’onore di far parte degli organismi dirigenti di quella sezione.
Ma, il problema vero è che se dopo quattro anni un Sindaco ha ancora bisogno di far riferimento alle vecchie amministrazioni siamo alla depressione più assoluta!
Pensasse, piuttosto, il Sindaco al fatto che in questi quattro anni ha portato la città di Eboli alla ribalta nazionale per:

1) Il record di voltagabbana che ancora oggi gli consentono una parvenza di maggioranza in consiglio;
2) La guerra spietata, degna del più oscuro medioevo, contro le coppiette in automobile;
3) Aver giocato a nascondino con il Commissariato Rifiuti col risultato brillante di ritrovarsi le ecoballe a Coda di Volpe;
4) Essersi distinto come “ultras” della Lega Nord nella guerra contro i lavoratori migranti fino a paventare il “reato di clandestinità”

Il resto di questi quattro anni? vuoto assoluto!
Invece di pensare alle passate amministrazioni, trovasse il coraggio di andare in piazza a chiedere scusa agli ebolitani per i quattro anni di gestione fallimentare! Noi glielo chiederemo sabato nel comizio in pizza!
Meglio “Stalinisti” o fallimentari?
Lo decideranno i cittadini di Eboli con le elezioni del 2010.

1 commento:

Anonimo ha detto...

caro gerardo è vero pero riferendomi ad un articolo apparso su centopassi , "dimentichi che ettore fieramosca sei tu? leggi multiservizi