mercoledì 11 febbraio 2009

Interrogazione sullo stato delle Comunità Montane in Regione Campania

All’Assessore Regionale
On. Antonio Valiante
Sede


Oggetto: interrogazione sullo stato delle Comunità Montane in Regione Campania


Premesso che

a con L.R. del 30/09/2008 e successive modificazioni ed integrazioni, la Regione Campania ha provveduto al riordino delle Comunità Montane, in ottemperanza a quanto disposto dalla legislazione nazionale a partire dalla legge n.244 del 24/12/2007;

a che tale riordino è avvenuto ponendosi esclusivamente la finalità del risparmio di spese, poco interessandosi della reale, successiva, possibilità di “sopravvivere” da parte delle Comunità Montane come riorganizzate;

a che ci sono comunità montane nate dalla fusione di più comunità preesistenti, previo lo “sfrondamento” dei comuni che prima ne facevano parte perché costieri, o perché interclusi senza essere montani, o perché con popolazione superiore ai 20.000 abitanti che si sono trovati ad avere una riduzione di entrate, derivanti dai contributi dei comuni, di circa 2/3; ad avere una riduzione dei contributi regionali a seguito degli esigui finanziamenti allocati nel bilancio 2009; ed ad avere il personale in servizio nelle comunità accorpate pari a più del doppio di quanto ne avevano le singole comunità prima dell’accorpamento;

a che a seguito di tali situazioni paradossali nella assemblea UNCEM del 9/2/2009 è emerso che la stragrande maggioranza delle Comunità Montane ha autonomia finanziaria ad aprile 2009 dopodiché si troveranno:
1) a dichiarare, se fosse possibile, il dissesto finanziario;
2) a dover avviare le procedure di mobilità di decine e decine di dipendenti;

a che nel frattempo le comunità Montane sono impossibilitate, per carenza di fondi ad assicurare che, proprio il maltempo di questi giorni lo ha evidenziato, sono sempre più necessari e urgenti

si interroga per sapere

quali sono i provvedimenti che codesto Assessore intende porre in essere, per consentire alle Comunità Montane regionali per evitarne il dissesto finanziario, evitare che centinaia di lavoratori si ritrovino con procedure di licenziamento e che la montagna sia abbandonata.
Il Consigliere Regionale
Gerardo Rosania

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