A volte diventa difficile capire di cosa parlino i vertici istituzionali ebolitani, soprattutto quando sembrano parlare per “conto terzi”.
Gli interventi riportati sulla stampa in questi giorni sulla situazione dell’ospedale di Eboli, ne sono una plateale e maldestra manifestazione.
Sull’ospedale si addensano, come evidenziato dai lavoratori, problemi legati a carenze di personale, al mancato pagamento di prestazioni in straordinario cui, sempre più, si è costretti a fare ricorso, ad un “necessitato” accorpamento di reparti con ricadute inevitabili sul cittadino – paziente.
Nonostante impegni a cui si fa riferimento, ancora, nella nota dei sindacati.
A fronte di ciò si reclama una responsabilità dei consiglieri regionali di Salerno per:
1) Aver salvato il Da Procida;
2) Avere aggravato di spese la SA/2;
3) Aver messo in crisi le strutture private;
4) Aver penalizzato gli ospedali di Mercato San Severino, Oliveto e ovviamente Eboli – Battipaglia.
Per punti, schematicamente:
- Il rapporto pubblico – privato veniva trattato dal piano ospedaliero approvato nel 2006, che imponeva un riequilibrio fra il pubblico ed il privato specialmente in alcuni settori dove il privato opera in regime di monopolio. La legge approvata a novembre è consequenziale. Non penalizza la situazione attuale del privato ed evita che il pubblico, compreso il presidio di Eboli, venisse devastato in termine di posti letto. Prendo atto che il comune di Eboli è su altre posizioni;
- Nessuno aggravio di spesa per la ASL SA /2 se non altro perché le previsioni della legge del novembre 2008 sono diluite nel tempo e che fra qualche mese quell’ASL non ci sarà più. In provincia di Salerno ci sarà una sola ASL;
- L’ospedale di Mercato San Severino, nella proposta della giunta era fuori dalla rete dell’emergenza. Con il lavoro svolto dai consiglieri è rientrato;
- L’ospedale di Oliveto Citra era fuori dalla rete di emergenza e perdeva la ginecologia. Grazie all’emendamento, incriminato, dei consiglieri regionali Oliveto recupero sia l’emergenza che la ginecologia;
- Il presidio Eboli – Battipaglia, viene completamente ridisegnato rispetto al testo approvato della Giunta Regionale e in accoglimento integrale delle indicazione dei vertici sanitari del presidio ebolitano.
Riconduciamo, allora, il problema alla giusta importanza; e su questo chiediamo impegni precisi alla direzione dell’ASL.
Si possono assumere trenta infermieri nella SA/2? Bene l’impegno deve essere che questi vengono tutti al presidio di Eboli che è quello maggiormente in sofferenza. Si possono sbloccare i fondi per lo straordinario? E allora su questo bisogna lavorare, in sintonia col sindacato.
La ricerca di improbabili responsabilità, serve solo a spostare l’attenzione, allontanare la soluzione dei problemi e dare il senso di istituzione che su questo, come su tanti altri problemi, non ci sono.
Gerardo Rosania
Gli interventi riportati sulla stampa in questi giorni sulla situazione dell’ospedale di Eboli, ne sono una plateale e maldestra manifestazione.
Sull’ospedale si addensano, come evidenziato dai lavoratori, problemi legati a carenze di personale, al mancato pagamento di prestazioni in straordinario cui, sempre più, si è costretti a fare ricorso, ad un “necessitato” accorpamento di reparti con ricadute inevitabili sul cittadino – paziente.
Nonostante impegni a cui si fa riferimento, ancora, nella nota dei sindacati.
A fronte di ciò si reclama una responsabilità dei consiglieri regionali di Salerno per:
1) Aver salvato il Da Procida;
2) Avere aggravato di spese la SA/2;
3) Aver messo in crisi le strutture private;
4) Aver penalizzato gli ospedali di Mercato San Severino, Oliveto e ovviamente Eboli – Battipaglia.
Per punti, schematicamente:
- Il rapporto pubblico – privato veniva trattato dal piano ospedaliero approvato nel 2006, che imponeva un riequilibrio fra il pubblico ed il privato specialmente in alcuni settori dove il privato opera in regime di monopolio. La legge approvata a novembre è consequenziale. Non penalizza la situazione attuale del privato ed evita che il pubblico, compreso il presidio di Eboli, venisse devastato in termine di posti letto. Prendo atto che il comune di Eboli è su altre posizioni;
- Nessuno aggravio di spesa per la ASL SA /2 se non altro perché le previsioni della legge del novembre 2008 sono diluite nel tempo e che fra qualche mese quell’ASL non ci sarà più. In provincia di Salerno ci sarà una sola ASL;
- L’ospedale di Mercato San Severino, nella proposta della giunta era fuori dalla rete dell’emergenza. Con il lavoro svolto dai consiglieri è rientrato;
- L’ospedale di Oliveto Citra era fuori dalla rete di emergenza e perdeva la ginecologia. Grazie all’emendamento, incriminato, dei consiglieri regionali Oliveto recupero sia l’emergenza che la ginecologia;
- Il presidio Eboli – Battipaglia, viene completamente ridisegnato rispetto al testo approvato della Giunta Regionale e in accoglimento integrale delle indicazione dei vertici sanitari del presidio ebolitano.
Riconduciamo, allora, il problema alla giusta importanza; e su questo chiediamo impegni precisi alla direzione dell’ASL.
Si possono assumere trenta infermieri nella SA/2? Bene l’impegno deve essere che questi vengono tutti al presidio di Eboli che è quello maggiormente in sofferenza. Si possono sbloccare i fondi per lo straordinario? E allora su questo bisogna lavorare, in sintonia col sindacato.
La ricerca di improbabili responsabilità, serve solo a spostare l’attenzione, allontanare la soluzione dei problemi e dare il senso di istituzione che su questo, come su tanti altri problemi, non ci sono.
Gerardo Rosania
Nessun commento:
Posta un commento