Bene hanno fatto i Consiglieri Regionali della Provincia di Salerno a ribadire, nella riunione tenutasi presso il Comune di Salerno, al Vice- Presidente della Giunta Regionale on Valiante il dissenso più netto della deputazione salernitana sul piano di riorganizzazione ospedaliero.
Dissenso che riguarda il metodo, visto che di fronte al grande senso di responsabilità dei Consiglieri Regionali che hanno provveduto a consegnare all’Assessore un emendamento, che non stravolgeva le compatibilità finanziarie strette entro cui si muove la sanità regionale , che non solo non è stato preso in considerazione,ma che ha indotto l’Assessore a non incontrare i Consiglieri nel merito delle “proposte”.
Dissenso che riguarda il merito, con la non condivisione della scelta delle 2 ASL in provincia di Salerno, per le quali si chiede, invece, la istituzione di una sola ASL ( se bisogna risparmiare!) ma anche la non condivisione di una concentrazione su due grandi realtà di 3° livello : Nocera e San Leonardo, con la penalizzazione di tutta la restante rete ospedaliera con la conseguente caduta di qualità delle risposta sanitaria. Non convincono le scelte su Sapri, su Agropoli, su Rocca d’Aspide, sul nuovo ospedale di Eboli- Battipaglia, sul Da Procida, su Oliveto Citra e Mercato San Severino, sui presidi della ASL SA/1 compreso il presidio di Nocera, pure inquadrato con il terzo livello . Continua a non convincere il rapporto fra il pubblico e privato convenzionato.
I Consiglieri regionali Salernitani, dopo l’audizione dei Sindaci della provincia, bene fanno a presentare un maxi emendamento dal cui esito far dipendere il voto in Consiglio Regionale, ed a chiedere il provvedimento arrivi quanto prima in Consiglio regionale . Sbaglia chi pensa di poter utilizzare la trappola del “silenzio-assenso”. La Sanità non è materia su cui sono ammissibili tatticismi di bassa lega.
Dissenso che riguarda il metodo, visto che di fronte al grande senso di responsabilità dei Consiglieri Regionali che hanno provveduto a consegnare all’Assessore un emendamento, che non stravolgeva le compatibilità finanziarie strette entro cui si muove la sanità regionale , che non solo non è stato preso in considerazione,ma che ha indotto l’Assessore a non incontrare i Consiglieri nel merito delle “proposte”.
Dissenso che riguarda il merito, con la non condivisione della scelta delle 2 ASL in provincia di Salerno, per le quali si chiede, invece, la istituzione di una sola ASL ( se bisogna risparmiare!) ma anche la non condivisione di una concentrazione su due grandi realtà di 3° livello : Nocera e San Leonardo, con la penalizzazione di tutta la restante rete ospedaliera con la conseguente caduta di qualità delle risposta sanitaria. Non convincono le scelte su Sapri, su Agropoli, su Rocca d’Aspide, sul nuovo ospedale di Eboli- Battipaglia, sul Da Procida, su Oliveto Citra e Mercato San Severino, sui presidi della ASL SA/1 compreso il presidio di Nocera, pure inquadrato con il terzo livello . Continua a non convincere il rapporto fra il pubblico e privato convenzionato.
I Consiglieri regionali Salernitani, dopo l’audizione dei Sindaci della provincia, bene fanno a presentare un maxi emendamento dal cui esito far dipendere il voto in Consiglio Regionale, ed a chiedere il provvedimento arrivi quanto prima in Consiglio regionale . Sbaglia chi pensa di poter utilizzare la trappola del “silenzio-assenso”. La Sanità non è materia su cui sono ammissibili tatticismi di bassa lega.
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