martedì 25 novembre 2008

Il Piano di rientro sanitario per la Provincia di Salerno

La Commissione Regionale Sanità ha licenziato il testo del Piano di razionalizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale per il rientro dal disavanzo.
Il piano approvato dalla commissione, per quanto riguarda la Provincia di Salerno, è sostanzialmente diverso dal testo dal quale si è partiti e questo grazie al lavoro svolto da tutti i Consiglieri Regionali della Provincia di Salerno che hanno operato in stretto rapporto fra di loro e in ascolto dei territori. Per la provincia di Salerno, in una logica di risparmio rimarrà una sola ASL , piuttosto che le due originariamente proposte.
I distretti vengono salvati e rapportati ad un forbice demografica che va dai 50.000 ai 120.000 abitanti con eccezioni ammesse solo per le zone montane.
A sud della provincia viene recuperato il ruolo di un ospedale di frontiera come Sapri che diventa Ospedale di II° livello dell’emergenza, con la conseguente ubicazione in quel presidio di reparti adeguati.
Si conserva il ruolo di Vallo della Lucania come uno dei 3 Poli di eccellenza della Provincia.
Glia altri due sono il Ruggi d’Aragona ed il Presidio di Nocera – Pagani.
Nasce un Polo vocato all’oncologia nella realtà di Agropoli.
Rocca d’ Aspide conserva una sua caratterizzazione mentre S. Arsenio viene spostato sulla riabilitazione specialistica.
Al Centro della Provincia viene confermato il ruolo dell’Azienda Ospedaliera, finalizzata , anche , alle funzioni universitarie.
Rimane un ruolo importante del Da Procida sul terreno della riabilitazione, con l’aggiunta dell’Hospice e della Casa del Risveglio.
L’Ospedale di Oliveto Citra conserva alcuni reparti che rischiavano di essere sottratti a partire dalla ginecologia.
L’Ospedale riunito Eboli - Battipaglia che nascerà dal 2013,viene disegnato come un presidio di grande rilievo e con notevoli prospettive con l’inserimento della chirurgia e della medicina d’urgenza, dell’emodinamica interventistica, della Pneumologia nonché della chirurgia maxillo- facciale. Nel frattempo si conservano i posti letti dei due presidi.
A nord della Provincia c’è il riconoscimento del nuovo Ospedale di Sarno che diventa Ospedale di II° livello dell’emergenza, che si affianca al Polo d’eccellenza nato dalla fusione di Nocera – Pagani.
Lo stesso Ospedale di Pagani nella prima stesura destinato alla chiusura, non solo mantiene una sua funzionalità ma viene riconosciuta al distretto sanitario del presidio unico la possibilità di utilizzarlo spostandovi reparti, soprattutto legati all’emergenza che a Nocera non troverebbero adeguata collocazione.
L’Ospedale di Mercato S. Severino non è più tra gli Ospedali che erano destinati ad uscire dalla rete dell’emergenza.
Attenzione è data anche a Scafati e a Cava.
Nel complesso, quindi, il Piano per la Provincia di Salerno è completamente riscritto.
Basti pensare che i posti letto nel pubblico passano da 2845 a 3024, di cui quelli per la riabilitazione passano da 108 a 203.
In definitiva i posti letto per mille abitanti passano da 3,578 a 3,622 , i posti letto per acuti per mille abitanti passano da 2,983 a 3,004.
Si riequilibra il rapporto fra pubblico e privato, soprattutto nel campo della riabilitazione.
Un lavoro notevole , a mio avviso, per il quale è stato importante la disponibilità all’ascolto dell’assessore regionale, la collaborazione della struttura tecnica dell’Assessorato e la compattezza che i Consiglieri Regionali hanno dimostrato sulla vicenda.
Ora non rimane che augurarsi che il consiglio Regionale approvi, eventualmente migliorandolo il provvedimento

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