martedì 18 dicembre 2007

La settima commissione regionale in audizione al comune di Amalfi


Il Consigliere Gerardo Rosania ha partecipato alla settima commissione regionale all'ambiente presieduta dal consigliere Michele Ragosta, che si è tenuta stamani presso il Comune di Amalfi.
Ordine del giorno è stato la riqualificazione del waterfront e del porto turistico di Amalfi.

Alla riunione erano presenti:

in rappresentanza della Provincia di Salerno il vice presidente della Provincia di Salerno Gianni Iuliano, il Sindaco del Comune di Amalfi dr. Antonio De Luca, il capogruppo “Amalfi nel Cuore” Dr. Giovanni Torre, il Presidente dell’Associazione “AMALFI NEL CUORE”, l'Associazione Rinascita Costiera Amalfitana, e la FEDERALBERGHI.

A partecipare alla commissione, oltre a Gerardo Rosania, unico commissario presente, il consigliere Ugo Carpinelli che però non fa parte della settima commissione.
Il consigliere di rifondazione comunista Gerardo Rosania, che aveva chiesto la convocazione dell'assemblea ad Amalfi, dichiara "Sono soddisfatto della posizione del presidente, il problema esiste, un porto come Amalfi non può essere dato in gestione e riqualificato senza i dovuti approfondimenti, le preoccupazioni rimangono, ora vedremo."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro consigliere, non si capisce qual'è la tua posizione.

Sembra che il progetto di waterfront proposto sia quello menzionato dal decreto dirigenziale 12 del 30 marzo 2007 pubblicato sul burc 26 DEL 7 MAGGIO 2007 e avente ad oggetto l'approvazione dei lavori della Commissione nominata con D.P.G.R.C. n. 320 del 04/05/2006.

In pratica in ordine alla proposta di “Riqualificazione del waterfront e del porto turistico di Amalfi”, avanzata dalla Associazione Temporanea di Imprese S.A.C.A.I.M. S.p.A. - cementi armati ing. Mantelli (impresa mandataria); Consorzio Cooperative Costruzioni; Iter gestione e Appalti S.p.A.; Savarese Costruzioni S.p.A. risulterebbe già approvata la proposta progettuale.

Sembra che l’attività della stessa Commissione risulta regolare e completa e svolta nel rispetto di quanto stabilito all’art. 154 del D. Lgs. n. 163/06.

Se è così, puoi informarci se la Regione, che sta promuovendo la proposta, che margini di manovra ha?

redazione ha detto...

La mia posizione sulla questione del porto di Amalfi è precisa.
Io penso che a dover decidere in che modo si debba intervenire su un area di ente locale, come può essere il porto, sia innanzitutto quell’ente locale, in questo caso il Comune di Amalfi, indipendentemente da chi ne abbia la gestione, in questo caso la Regione.
In altri termini io ritengo che il Comune si è mosso, probabilmente, con ritardo.
Avrebbe dovuto definire prima, ed in modo partecipato, il tipo di intervento che si riteneva dovesse essere effettuato sul porto.
Dando per scontato che un discorso di riqualificazione e di messa in sicurezza andava fatto.
E su quei “paletti” ben definiti e condivisi da operatori economici, ambientalisti e singoli cittadini, costringe la Regione a muoversi.
La Regione, a mio avviso sbagliando, si è mossa in una logica di mega - progetto. Questo da l’idea della scarsa attenzione verso la questione ambientale e paesaggistiche che imperversa nella regione Campania.
Ora abbiamo un progetto di finanza avviato, con una società che presenta un progetto che crea dubbi e problemi sul fronte dell’ambiente (se è vero che c’è preoccupazioni dell’impatto sulle correnti marine, e se è vero che c’è un fiume che sfocerebbe nel porto); sul fronte del paesaggio, (poiché ci sarebbe una edificazione che ostruirebbe la vista della città dal mare); sul fronte dello sconvolgimento dell’economia che sul porto si mantiene ( se è vero che la società che costruisce, poi assume per 30 anni(?), la concessione del porto, e i locali, se vorranno, potranno accedere in sub-concessioni.
In conclusione io penso che la battaglia va condotta, ora, con grande forza. Altrimenti è già persa!
Forte sia allora la presa di posizione del Comune nel posizionare i “paletti” non superabili dall’interveto di riqualificazione; perché chiede al governo regionale di adeguarsi alle prescrizioni comunali.
Se ognuno pensa, invece, di giocare una piccola partita personale, Amalfi corre il rischio di subire la realizzazione del mega - progetto.

Gerardo Rosania