Esprimo a nome del gruppo regionale della “Sinistra” la piena solidarietà ai lavoratori precari della scuola che, in questi giorni, stanno lottando per il loro diritto al lavoro.
Ormai da troppo tempo si sta dimenticando, in questo paese dove la destra imperversa, che il lavoro è un diritto!
Una politica scolastica che si preoccupa più delle “compatibilità finanziarie” con la logica del ragioniere, piuttosto che della formazione, dei programmi e delle modalità d’insegnamento, sta mettendo in ginocchio la scuola italiana e sta mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Dura ricaduta sui lavoratori della scuola e sulla provincia di Salerno in particolare.
Anche nelle scelte di politica scolastica conferma lo scarso interesse che questo governo, questa destra arrogante ed arruffona, ha verso il Mezzogiorno d’Italia, ove per decenni il terziario pubblico ha dovuto supplire alle difficoltà occupazionali delle migliaia e migliaia di giovani diplomati e laureati delle nostre terre.
Si trattava di qualificare, di fissare regole da rispettare, di creare opportunità occupazionali alternative.
Non tagliare con cinismo e cattiveria.
Altro che i “bamboccioni” di cui straparla qualche altro rappresentante di questo governo, con toni sprezzanti.
Venga il ministro Brunetta, a far l’emigrante ed a provare come “sa di sale” quella strada.
Venga il ministro Brunetta a fare il pendolare nelle nostre zone, senza strade, senza mezzi di comunicazione con spostamenti che durano ore.
Quelli sono i “costi sociali” che bisognerebbe tagliare.
Ma che se ne fregano questi signori?
Hanno il potere, gestiscono fanno quello che voglio, hanno occupato i mezzi di informazione, oscurano le notizie sgradevoli e le proteste come quella sacrosanta dei precari.
Ci sono problemi di fondi per la politica scolastica?
Incominciamo a tagliare i contributi che lo Stato dà alle scuole private!
La Regione Campania, tanto vituperata in questi anni, sta già facendo la sua parte.
L’Assessore al ramo ha già comunicato i fondi stanziati, per alleviare la situazione.
Ora tocca al Governo di fare la propria parte.
Abbiamo comunque, concordato con i colleghi della”Sinistra e Liberta” di chiedere che la questione venga discussa nel Consiglio Regionale, per capire come sta facendo e cosa può, ulteriormente, fare la Regione e comunque per chiamare il governo alla propria responsabilità.Seguiremo la vicenda con grande attenzione.
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