Importante la riunione della settima commissione ambiente, svoltasi in data odierna, sulle questioni delle Ecoballe a Coda di Volpe in agro di Eboli.
Mi sembra di poter registrare una disponibilità notevole, da parte del Commissariato, a verificare siti alternativi a “Coda di Volpe”, offerti dagli enti locali in una logica di condivisione delle scelte e della convinzione della drammaticità del momento.
Gli enti locali, in una logica di area vasta, hanno il dovere di offrire siti alternativi, e di proporre un ciclo che vada verso l’avvio di un utilizzo diverso del CDR (vedi impianto di compostaggio), e verso un utilizzo del rifiuto opportunamente inertizzato come materiale di ricomposizione ambientale.
Il Commissariato ha il compito delicatissimo di cogliere le disponibilità territoriali e di fare uno sforzo in termini di tempi, di tecnologie e d’investimento per venire incontro a questo senso di responsabilità dei territori.
Altro che sindrome di nimby, altro che scarica barile fra Eboli e Battipaglia, chi ci prova commette una leggerezza intollerabile, e dimostra allucinate miopia politica.
Il problema vero è: come il rifiuto diventa una opportunità per il risanamento e la riqualificazione dei territori, senza creare tensioni sociali e senza interferire con le vocazioni economiche di un area (per cui era ed è inspiegabile la scelta di Coda di Volpe).
Ora la Commissione si è aggiornata a mercoledì prossimo alle 12.00.
In quella sede l’auspicio è che ogni soggetto che sieda a quel tavolo venga con idee chiare, senza facili pulsioni strumentali o voglia di fregare il vicino, e con lo spirito di affrontare il problema.
Se ci si muoverà con questa logica, io credo, si farà un grande servizio al territorio della Piana del Sele e si contribuirà ad alleggerire la tensione sui rifiuti in Regione.
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