L’idea sprezzante che albergava nelle stanze del potere dell’amministrazione comunale di Eboli, secondo cui la protesta dei cittadini del Borgo contro la realizzazione dei parcheggi interrati in quella piazza fosse una “manifestazione folcloristica”, si è rivelata clamorosamente errata e frutto di una concezione arrogante del governo di una comunità.
I cittadini del Borgo, con una manifestazione composta, civile e partecipata, hanno sollevato il problema della condivisione e della partecipazione alle scelte di governo.
In altri termini quei cittadini stanno rivendicando il proprio diritto a concorrere al disegno del proprio quartiere.
Non cogliere questo sarebbe scelta miope e profondamente sbagliata.
Il parcheggio interrato non è accettato dagli uomini e dalle donne del Borgo.
Chiedo a questa amministrazione comunale e a tutti i partiti che fanno parte di questa maggioranza, che in modo pilatesco stanno tacendo su questo problema cercando di farlo passare come questione puramente tecnica, ma che ora non possono più sottrarsi al dovere di dire ai cittadini da che parte stanno, e di raccogliere il messaggio che viene dal Borgo.
Per quanto mi riguarda non ho alcun dubbio.
Come ho già detto qualche giorno fa io sto dalla parte di chi chiede di essere protagonista delle scelte amministrative che ricadono sul proprio quartiere, come in tante altre circostanze l’amministrazione da me presieduta ha fatto concordando con i comitati di quartiere le opere pubbliche da fare.
Ritengo un errore voler ad ogni costo realizzare quel parcheggio e rifiutarsi di valutare con i cittadini, e con l’impresa stessa, soluzioni alternative.
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