Interrogazione urgente a risposta scritta
Ai sensi dell’art. 75 e 76
Del regolamento di Consiglio Regionale
Ai sensi dell’art. 75 e 76
Del regolamento di Consiglio Regionale
All’Assessore alle attività produttive e agricoltura
dott. Andrea Cozzolino
SEDE
Premesso
che le analisi condotte sul latte di bufala finalizzato alla produzione di mozzarella di bufala campana, hanno confermato che, salvo una piccola percentuale concentrata nell’area del casertano, la nostra produzione è esente da presenza di diossina;
che i nostri produttori, sia allevatori sia trasformatori, hanno subito danni enormi, causati dal blocco della produzione per il periodo occorso per avere i risultati delle analisi;
che le associazioni di categoria hanno quantificato in circa 100 milioni di euro il danno accusato dall’intero comparto;
che oltre al problema del danno subito dalla filiera bufalina, ora si pone con forza la necessità di una strategia di rilancio del marchio DOP per recuperare quote di mercato perse durante questa fase di crisi;
che anche realtà territoriali si sono attivati per mettere in campo iniziative tese a recuperare l’immagine del prodotto leader del nostro settore agro – alimentare, come il progetto “La Grande Bufala” che coinvolge l’intero territorio della Regione interessato dalla produzione dall’Aversano alla Piana del Sele, ma che incomprensibilmente ostacoli burocratici sembrano vanificare questi sforzi;
si interroga
per sapere in che modo codesto assessorato intende intervenire per fronteggiare il grave danno che il comparto bufalino ha subito a seguito della crisi da diossina;
per sapere se intende, codesto assessorato, rifinanziare la L.R. 3/2006 tesa a fronteggiare situazioni di crisi di tali portata;
per sapere quali atti codesto assessorato intende porre in essere per rilanciare il marchio della mozzarella di bufala campana, così duramente colpito nella sua immagine;
per sapere se codesto assessorato intende muoversi in sinergia con i territori per porre in essere una strategia di rilancio del marchio della mozzarella di bufala campana, e perché progetti che hanno coinvolto province, comuni e associazioni di categoria, come la “Grande Bufala”, non vengono tenute in considerazione.
Il Consigliere Regionale
Gerardo Rosania
dott. Andrea Cozzolino
SEDE
Premesso
che le analisi condotte sul latte di bufala finalizzato alla produzione di mozzarella di bufala campana, hanno confermato che, salvo una piccola percentuale concentrata nell’area del casertano, la nostra produzione è esente da presenza di diossina;
che i nostri produttori, sia allevatori sia trasformatori, hanno subito danni enormi, causati dal blocco della produzione per il periodo occorso per avere i risultati delle analisi;
che le associazioni di categoria hanno quantificato in circa 100 milioni di euro il danno accusato dall’intero comparto;
che oltre al problema del danno subito dalla filiera bufalina, ora si pone con forza la necessità di una strategia di rilancio del marchio DOP per recuperare quote di mercato perse durante questa fase di crisi;
che anche realtà territoriali si sono attivati per mettere in campo iniziative tese a recuperare l’immagine del prodotto leader del nostro settore agro – alimentare, come il progetto “La Grande Bufala” che coinvolge l’intero territorio della Regione interessato dalla produzione dall’Aversano alla Piana del Sele, ma che incomprensibilmente ostacoli burocratici sembrano vanificare questi sforzi;
si interroga
per sapere in che modo codesto assessorato intende intervenire per fronteggiare il grave danno che il comparto bufalino ha subito a seguito della crisi da diossina;
per sapere se intende, codesto assessorato, rifinanziare la L.R. 3/2006 tesa a fronteggiare situazioni di crisi di tali portata;
per sapere quali atti codesto assessorato intende porre in essere per rilanciare il marchio della mozzarella di bufala campana, così duramente colpito nella sua immagine;
per sapere se codesto assessorato intende muoversi in sinergia con i territori per porre in essere una strategia di rilancio del marchio della mozzarella di bufala campana, e perché progetti che hanno coinvolto province, comuni e associazioni di categoria, come la “Grande Bufala”, non vengono tenute in considerazione.
Il Consigliere Regionale
Gerardo Rosania