domenica 6 gennaio 2008

Proposta di istituzione della Giornata della memoria dell’Olocausto del Sud

Il Consiglio Regionale della Campania, nella seduta del 25 ottobre 2007, ha approvato all’unanimità, su proposta del Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista Gerardo Rosania e con l’appoggio di tutti i gruppi consiliari, un provvedimento col quale si chiede alla Giunta Regionale, presieduta dall’on. Antonio Bassolino, di avviare l’iter per rimuovere il Segreto di Stato dai documenti relativi ai fatti avvenuti in Italia Meridionale fra il 1860 e il 1870. Sono infatti oltre 150.000 i documenti custoditi negli archivi del Governo e del Parlamento ancora coperti dal Segreto di Stato, benché siano ormai trascorsi 147 anni (il Segreto di Stato cade solitamente dopo 50 anni).
L’iniziativa del consigliere Rosania nasce dalla consapevolezza che conoscere la verità sui fatti storici che hanno accompagnato la nascita della Nazione, con la loro sequela di sofferenza per i popoli coinvolti, possa spingere ad una rinnovata presa di coscienza del sentimento nazionale, pericolosamente messo in discussione da tentazioni secessioniste più o meno palesate. Furono infatti centinaia di migliaia le vittime fra il 1860 e il 1870, moltissime erano donne, bambini, vecchi, ma anche soldati del neonato Esercito Italiano, sul cui destino ancora non c’è chiarezza.
Per questo, oltre alla rimozione del Segreto di Stato, si chiede l’istituzione di una Giornata della Memoria affinché, col riconoscimento delle gravi ingiustizie patite dalle popolazioni del Sud, si possa finalmente avviare un vero processo di pacificazione perché, sebbene i gesti simbolici non servano a cancellare le ingiustizie, servono a riparare le ferite.
La ritrovata memoria dell’immane sofferenza che questo processo unitario è costato non può che rendere più indiscutibile e sacro il concetto di “Unità Nazionale”, più forti i legami fra le popolazioni del nord e del sud, ancora divise da atavici rancori, e restituire alle popolazioni meridionali la dignità sottrattale prepotentemente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo, bravo... bravo a fare i predicozzi, con i rifiuti che ci stanno sommergendo pensa al passato che il nostro futuro è sempre più remoto...

Anonimo ha detto...

Non c'è futuro senza passato....

Anonimo ha detto...

Bene, allora parliamo del passato:
1) quali responsabilità pensi che abbiano i politi locali per aver promosso una classe di giovani che ha frainteso il ruolo che gli è stato dato e sono diventati un pericolo per se stessi e per l'avanzamento culturale e politico di una comunità?
2) quali responsabilità pensi di avere per non aver fatto la differenziata quando eri sindaco?
3) quali responsabilità pensi di avere per aver mediato sempre e comunnque con personaggi di bassissima lega nel tuo secondo mandato invece di offrirti agli elettori e richiedere la loro fiducia?
4) ...
5) ...
999) se guardi al tuo passato pensi di essere stato sempre duro e puro oppure sei consapevole delle tante mediocri scelte che spesso hai fatto pur di conservare la posizione di privilegio che ancora occupi?

Il passato - generalmente inteso - non ha bisogno di guardiani e tutori. E' li' che aspetta di essere conosciuto da chi le battaglie le fa nel presente.
Da chi le battaglie le fa e non da chi aspetta che si muovano in tanti prima di muoversi esso stesso.
In fin dei conti a un politico, a un politico vero, è questo che noi cittadini chiediamo: iniziare a fare le battaglie giuste. Siamo in una democrazia rappresentativa e te sei un rappresentante.