sabato 15 agosto 2009

Il caso aracne e i silenzi del Sindaco

La stampa di oggi, ci consegna l’immagine di un Sindaco in palese e clamorosa crisi di nervi.
Già preoccupato per una campagna elettorale nella quale ancora non ha capito se sarà candidato (e da chi!); senza una maggioranza in Consiglio Comunale per il quale lui stesso parla di “ricatti e pressioni” (senza specificare chi ricatta e chi fa pressione!); senza un partito che lo sostenga per cui lo scontro si consuma sul controllo delle tessere; impossibilitato a chiudere qualche ultimo “fatterello” come le varianti ad personam (colpa di un Consiglio non più “controllabile”); con la questione del governo del territorio che gli è scoppiato in mano, dopo aver smantellato ogni forma di controllo, per cui l’abusivismo imperversa nella Piana e sulla fascia costiera; dopo aver dovuto verificare che neanche la più classica delle manovre pre - elettorali: la leccata di asfalto (nel peggiore stile “socialista” anni ottanta) ha fatto risalire le quotazioni di gradimento di questa Amministrazione dopo essere stato preso a pesci in faccia sulla questione di S. Nicola Varco, dove un giorno annuncia di aver risolto (su progetto in realtà predisposto dalla Regione) ed un giorno vuole “sgombrare” prendendosi lezioni di cultura dell’accoglienza dal Sindaco di Sicignano e le risate al tavolo della Sicurezza Pubblica, si vede arrivare addosso una nuova tegola: il dissesto finanziario.
Già nei dati del Consuntivo 2007 c’erano tutti i campanelli d’allarme di una gestione catastrofica.
Incapacità di riscossione, inesistenza di capacità di recupero dell’evasione, perdita di controllo della spesa.
L’Amministrazione sa benissimo che per evitare il dissesto dovrebbe aumentare tasse e tariffe comunali.
In particolare la TARSU (si dice del 50%) per fronteggiare una situazione disperata del bilancio.
Ma questo significherebbe non fare nemmeno una campagna elettorale che sarebbe già persa in partenza, tanto vale legarsi alla vicenda “Aracne”. Per spostare l’attenzione e per spiegare il “disastro” del bilancio, scaricando su altri la responsabilità.
Nel fare questo, ovviamente e come suo solito, non risponde alle domande che, su quella vicenda, gli abbiamo proposto ripetutamente.
Sembra il “Berlusca” che da mesi non risponde alle domande che Repubblica gli ha posto sulla vicenda “escort”.
Noi siamo pazienti. Come il direttore di Repubblica.
Continuiamo a porre la Sindaco le domande che gli abbiamo avanzato già quattro volte, pubblicamente.
Restiamo in attesa di risposta.
In genere chi non risponde è perché ha degli enormi scheletri negli armadio.
Ma, noi, siamo pazienti.

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